Le case sembravano spuntate per miracolo dal terreno come gli alberi. Era impossibile pensare che qualcuno avesse potuto costruire delle abitazioni in questi posti.Le case erano fatte di pali di legno; di muri a secco; ma qualche volta anche di pietre e calce con i tetti coperti di paglia o di piagne ed erano perfettamente amalgamate al paesaggio tanto che viste da lontano a fatica si potevano distinguere.La gente era rimasta ignara; lontana dalle notizie; dagli eventi e dalle mode. Nessuno si interessava a questi luoghi ne alle persone che vi abitavano; non vi erano regole; ma vigeva il buon senso naturale a scandire i ritmi della vita; e linesorabile passare del tempo non aveva alcun peso. Qui le giornate si presentavano sempre come spazi nuovi da conquistare; dove tutto poteva succedere e tutto poteva essere possibile.Vivevano sospesi nel tempo; come entitagrave; invisibili al resto del mondo e... forse lo erano.
#1713864 in eBooks 2011-08-23 2011-08-23File Name: B006WDDZWY
Review
0 of 0 people found the following review helpful. Not what you expectBy Jarren FosterThe book is a lot of critical essays of william forysthe and his work. The book as a whole has little to do with the choreography and his creative process. The book being a book about William Forsythe has little to no word by Forsythe himself. The best section of the book is by Dana Caspern because she has worked with forsythe and knows everything about everything about the process and his choreography. In my opinion. all the critical essays on everything from sound to architecture not needed for this book. To add insult to injury much of the writing in this book can easily go over the average persons head and by average person I mean someone who has not explored anything of the expert in this book. This is not a book you buy for an exploration of forsythes choreography. creative process. personal career and life. inspiration. training. etc. I would not buy this book for a dance major in high school nor would I buy this book for a college dance major.
